Domani inauguro la mia nuova mostra. Sì, avete letto bene, la mia nuova mostra ;)
In questi ultimi mesi ho lavorato molto con vari materiali, ho conosciuto nuovi artisti, ho visitato Barcellona e Londra accompagnando mio marito per Gallerie d'arte e Musei, ho fatto incetta di input e sensazioni, ho aggiunto una dimensione ai miei primi lavori.
Ho aggiunto una dimensione perchè in questa mostra saranno presenti per lo più sculture policrome e
accumulazioni, nate da un percorso di riflessioni e stimoli
scaturito dalla lettura delle poesie di Matteo Pelliti ("Dal
corpo abitato", Sossella Editore, 2015), testi ai quali mi sono liberamente ispirata dando forma e colore a metafore
tridimensionali sulla connessione tra l'abitare e l'essere
abitati.
Questa mostra è, per me, una sorta di "debutto" nonostante abbia già avuto modo di esporre alcuni dei miei ritratti di felini su carta. Quei piccoli ritratti, molti su vecchie pagine di libro, sono stati il risultato dei miei primi incontri con pennelli e colori. Sono mici affabili, dolci, teneri, forse un po' "piacioni", ma sicuramente immediati nella loro "interpretazione". Li adoro, ma sentivo il bisogno di andare un po' oltre, di sperimentare tecniche e materiali , di mettere a frutto i tanti, tantissimi input che ricevo a ciclo continuo da oltre tre anni. I pezzi che presenterò in questa mostra sono il risultato di un lavoro più "pensato", forse più intimo, sicuramente più elaborato.
Le poesie di Matteo mi hanno colpito in dal giorno in cui ho assistito alla presentazione del suo libro, avvenuta esattamente il giorno in cui avevo iniziato il mio primo lavoro dedicato esplicitamente al tema "casa" (segno del destino? ^_^ ). Sono state parole che mi hanno dato forti emozioni, che in qualche modo sentivo un po' parte di quella che è stata la mia vita e il mio rapporto con le "case" e con ciò che ogni angolo, ogni finestra e scala e porta ha significato per me.
Che dire....emozioneeeeeeee! ^_^